
LA NUOVA FERRARA DEL 25 FEBBRAIO 2025
Foto e agrivoltaico
Mille ettari candidati nell'Argentano
Argenta «A dicembre 2024, le richieste di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico a terra e agrivoltaico) presentate per il territorio di Argenta riguardano un’area complessiva di circa mille ettari: se tutte venissero approvate e gli impianti fossero realizzati entro i prossimi 36 mesi, il territorio di Argenta subirebbe una trasformazione significativa». Esce allo scoperto l’associazione “TerrArgenta”, una realtà locale nata senza scopo di lucro, apartitica e apolitica che persegue obiettivi civici, solidaristici e di utilità sociale. Un’associazione nata su iniziativa di alcuni argentani, con «la finalità generale di promuovere, sviluppare e approfondire la cultura del rispetto del territorio e dell’ambiente – si legge nel sito –, incentivando un utilizzo sostenibile delle risorse naturali ed energetiche, sempre nel pieno rispetto delle esigenze della comunità».
Per raggiungere questi obiettivi «si impegna a favorire un futuro sostenibile attraverso attività culturali ed educative». E di fronte al proliferare di richieste per installazione di impianti fotovoltaici/agrifotovoltaici, suggerisce che «sarebbe utile uno studio d’impatto dettagliato e un dibattito pubblico, per trovare il giusto equilibrio tra energia rinnovabile e tutela del territorio». Dibattito che, al giorno d’oggi, non vede un gran interesse nel mondo della politica nostrana e fra i cittadini (le associazioni agricole si sono espresse contrarie con qualche distinguo) se non nell’unico incontro che si è tenuto il 14 ottobre nell’affollata assemblea di Consandolo. Una giustificata partecipazione dettata dalle preoccupazioni per le richieste di installare tutto attorno a Consandolo su una superficie agricola coltivabile di 116 ettari, piccoli impianti in modo da produrre complessivamente 57.002,4 kWp.
Ma la notizia di queste ultime ore è che, oltre ai paventati mille ettari di occupazione di suolo agricolo coltivabile, in queste ultime ore, altre società hanno inoltrato richieste per ulteriori 50 ettari per una produzione di circa 40 Mw sul territorio argentano e, come se non bastasse, altri 40 ettari per produrre circa 30 Mw su Portomaggiore.
È giusto ricordare che, fino a qualche anno fa, le amministrazioni comunali – Argenta compresa -, avevano stabilito un limite di ettaraggio per questo tipo di impianto avendone anche un giovamento per delle entrate sul bilancio da investire su precisi interventi. Ecco, tutto questo non c’è più e i Comuni hanno le mani legate: «Noi amministratori – disse il sindaco Andrea Baldini nell’assemblea di Consandolo – possiamo agire solamente cercando di rallentare, far in modo che si ritirino. Il nostro alleato è la lentezza, altrimenti la contrapposizione che come amministrazione possiamo avanzare, non vale nulla. La situazione, compresa questa di Consandolo, è molto complicata».